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il mio scrivere contro di questi falsi inganna mundo, acciò che con loro susurrare, oltre l’inganno e commesso adulterio per lo ribaldo frate, dessero perfetto giudizio, qual pubblico eretico, qual de la fede di Cristo notorio dispregiatore e delle sue opere e dottrina, avesse non che fatto ma pur pensato ponere un paio di brache fetide, albergo di pidocchi, e di millealtre sporcitie ripiene, dentro lo eletto vaso e vero recettacolo del sacratissimo corpo del Figliuol di Dio. Leggasi pur nella enormissiraa Passione di Cristo, che non si troverà che i perfidi Giudei, quantunque con grandissima iniquità e vituperio l'uccidessero, gli avessero mai fatto sì grande dispregio che a questo agguagliar si potesse. Aprasi adunque la terra, e una con li lor l’autori la moltitudine di tanti poltroni vivi li tranghiottisca, non solo per castigamento de’ presenti ma per timore ed eterno esempio di tutti i futuri scellerati loro pari. Tuttavia per non sostenere che i mormoratori detti miei avversarli abbiano tanta forza, che dal cominciato ordine di narrare quel che con verità sento di questi tali soldati di Lucifero, possano ritrarmi, mostrerò appresso, ancora che non vogliano, un sottilissimo partito da dui altri dannati religiosi pensato per accumulare pecunie e per cupidigia di farsi prelati, secondo intenderete, nel mostrare de’ loro ingannevoli miracoli, che senza posserce reparare facìano.