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simile gustato, deliberandosi del tutto donargli il suo amore, così li rispose: Padre mio, lasciate il dolore a me che venendo qui libera tornerò serva di voi e d’amore. Il frate, con la maggior gloria che mai sentisse, alla donna rispose: Dunque poi che le nostre voglie sono si conformi, non troverai tu modo che da questa cruda carcere in un medesimo punto uscendo parimente la nostra florida gioventù godiamo? Al che rispose, che lei volentieri il farebbe se potesse; nondimeno, soggiungendo, pur adesso un modo nel pensiero me occorre che con tutta la gelosia extrema de mio marito la nostra intentione eseguiremo. Onde essendo io solita aver quasi ogni mese nel cuore una fiera passione, e tale che d’ogni sentimento quasi me priva, né trovandosi insino a qui per argumento de medico possere a quella in minima parte remediare, ed essendomi declarato da donne antiche ciò procede da la matrice, e clie come io giovane sia ed atta a produrre figliuoli né per la vecchiezza de mio marito ciò fare si potrebbe, ho pensato che uno di questi giorni che lui andarà in pratica in contado, me fingerò essere da la solita passione oppressa, e mandando subito per voi che me prestate alcuna reliquia de Santo Griffone, a conferirvi con esse a me secretamente state apparecchiato, e con l’opera d’una mia fidatissima fante al nostro bel piacere saremo insieme. Il frate allegro disse: Figliuola mia, benedetta sii da Dio de quanto bene hai pensato, e parmi che tale ordine eseguire si debba: ed io menerò il nostro compagno meco, il quale per compassione non farà stare indarno la tua fidata fante. E in tali conclusioni rimasti, con caldi ed amorosi sospiri si disparterno. La don-