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modo, credendo forsi che tale infermità si sanasse con erbe o con empiastri, come il marito i suoi infermi guariva. Il frate che a tal proposta lietissimo era tornato, parendoli la sua prospera fortuna aprirgli l’uscio onde a fornire el suo desiderato camino intrar dovesse, doppo che con assai ornate parole l’ebbe confortata, in cotal formali rispose: Figliuola mia, non è da maravigliare che el tuo marito sì forte di te sia ingelosito, perchè altramente facendo per men che savio e da me e da ogni altro ne saria reputato; né di ciò lui incolpar si dee, procedendo questo per sola operatione de la natura, la quale avendo te con tante e sì angeliche bellezze prodotta, per ninno modo potrebbeno senza grandissima gelosia essere possedute. La donna di ciò ridendose, parendoli omai tempo de ritornarse alle compagne che l'attendevano, dopo alcuni altri dolci motti, pregò il frate che l’absolvesse: il quale gittato un gran sospiro, a lei pietosamente volto così rispose: Figliuola mia, niuna persona legata può altri absolvere, onde avendomi tu in sì piccolo spazio legato, né me, né te senza il tuo ausilio absolvere potrei. La gentil giovene, che siciliana era, la chiara cifra subito intese; e come che per vederlo sì bello, e che di lei fosse preso sommamente le piacesse, pure che li frati attendessero a sì fatte cose non poco maravigliosa ne divenne, come colei che per la sua tenera età e per la solenne guardia del marito non solamente con veruno religioso aveva avuto per alcun tempo pratica, ma per fermo se persuadeva che el farsi frati agli uomini non altramente fosse che ai polli quando se castrano; ma cognoscendo chiaramente costui esser gallo e non capone, con desiderio mai