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NOVELLA III.




ARGOMENTO.


Fra Nicolò da Narni innamorato de Agata, ottene il suo desiderio: vene il marito, e la moglie dice il frate averla con certe reliquie liberata: trova le brache del frate a capo del letto: il marito si turba, la moglie dice essere state de San Griffone: el marito sel crede; e lo frate con solenne processione ne le conduce a casa.


AL CLARISSIMO POETA JOANNE PONTANO.1


ESORDIO.


Se dei veri amici como de sé medesimo, magnifico mio Pontano, l’onore e commodità se recerca, io ancora che al numero dei tuoi minimi amici sia, a quello cercare e volere e per ogni debito desiderare son costretto. Il che cognoscendote di tante singularissime virtù accompagnato, che lume dei rettorici e specchio de’ poeti meritamente appellar te potemo, oltre le infinite altre notevoli parti che in te sono, e vedendo quelle di una sola macchia contaminate, la

  1. Giovanni Pontano, famoso in lettere, nacque in Cerreto della Umbria nel 1426. Fu conosciuto da re Alfonso I che nel 1447 lo menò in Napoli. L’Olzina lo scelse a compagno nella segreteria reale, il Panormita lo amò. Nel 1463 fu dei segretari; nel 1479 fu Presidente della Summaria. Seguì Alfonso nella guerra di Otranto, e maneggiò molte grandi faccende. Dopo la morte del Petrucci, nel 1487 diventò capo della Segreteria reale. Dopo la venuta di Carlo VIII fu senza pubblici ufficii. Morì nell’autunno del 1503.