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il mistero del poeta | 79 |
confessare che la illusione, nebbia com’è, può talvolta condensarsi in una stilla, cadere sopra un filo d’erba, dare un ristoro.
«Ella aspetta ch’io finisca e devo pure affrettarmi perchè è tempo di tornare da mio zio. Il Suo sentimento mi onora e mi commove tanto ch’io devo essere interamente sincera con Lei.
«Mi sono fidanzata liberamente ad un uomo che stimo, ma vi hanno difficoltà più grandi di questa perchè io consenta al mio cuore di amare uno straniero. Passate vicende mi tolgono di esser felice per questa vita, come di render felice altrui. Perchè non lo direi? Ella sa indovinare tanto! Ho amato ancora, ho amato troppo. A venticinque anni è come se ne avessi cinquanta; debbo considerare ogni nuovo movimento del mio cuore come una debolezza spregevole, una follia.
«Addio. Ho considerato un momento se potevo soggiungere «amico mio» se potevo corrispondere almeno con questa innocente parola allo slancio della Sua fantasia. Ho giudicato contro la parola innocente, mi son detta ch’è più prudente accontentarsi di quanto abbiamo avuto,