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il mistero del poeta | 65 |
mesi. Stavo tanto male in quei sogni, ero tanto misero, e la Sua voce era la vita e la speranza. Mi sono trovato male, molto male, per colpa mia, anche fuori dei sogni, e ho sempre avuto una fede così grande che incontrerei la voce viva, la persona vera!
Alcune signore venivano alla nostra volta. Dovetti accostare il mio viso a quello di Mrs. Yves, finger di leggere nel suo libro per udir il susurro della sua risposta.
— Non ne ho neanche per me. Nè vita nè speranza.
Le altre signore sedettero presso a noi. Era impossibile di parlare ancora; forse eravamo anche troppo agitati ambedue per poter parlare. Le mani di lei tremavano, il seno e le spalle salivano e scendevano.
Ed io? Non so che aspetto avessi; avevo certo un tumulto nel cuore e una nebbia sugli occhi.
Vennero ad avvertire Mrs. Yves che il signore desiderava vederla prima del pranzo. Attese un poco e poi si alzò. L’accompagnai in silenzio sino all’entrata dell’albergo.