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il mistero del poeta 51

suola, che mi pareva tutta raggomitolata nella sua umile vecchiaia. — Se Lei ora va cercando poesia, altrettanta fortuna!

Ella desiderava che io partissi, ma non volevo partire così. Nel silenzio che seguì si udiva il gorgoglìo roco dell’acquicella che casca dal prato.

— Senta la poesia come chiama! — dissi. — La poesia è qui.

Vidi Mrs. Yves aggrottar le ciglia. Non rispose e disegnava in fretta; i suoi occhi andavano e venivano rapidamente dalla chiesa all’album.

— Non Le pare poesia? — ripresi.

— Sì — rispose alquanto nervosa — e mi fa molto piacere di non saper dove passa questa poesia così pura, perchè è forse in un tubo assai comune.

— Signora — diss’io allora — ho paura ch’Ella non abbia bene intesa, iersera, una mia parola.

— Non so che parola — rispose tranquilla. — Non faccio mica tanta attenzione alle parole. E Lei crede che sarebbe una disgrazia se non l’avessi intesa?