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il mistero del poeta | 47 |
— È troppo bello qui — soggiunsi. — Fa persino male.
Essa lasciò cadere anche questa frase.
— Stamattina — disse — volevo domandarle il nome di quello scoglio là in faccia che mi piace tanto.
— Non lo so — risposi. — Non credo che abbia nome.
Dopo brevi momenti di silenzio la dolce voce riprese più sommessa, quasi timida: — Dovrebbe mettergli un nome Lei ch’è poeta.
— Lei lo sa? — esclamai. — Lei mi conosce?
— Sì signore — rispose. — Ho letto una sua novella in versi, Luisa.
— Ha letto Luisa?
Tacemmo ambedue per un buon tratto.
Una profonda, deliziosa commozione impediva a me di parlare; ed ella era rimasta sorpresa di sentir così commossa la mia voce.
— Vede che lo conosco molto — riprese finalmente. — Luisa mi ha fatto pianger tanto. Non potevo credere che l’autore fosse un uomo. Ho saputo oggi da un signore italiano ch’era