Pagina:Il Mistero del Poeta (Fogazzaro).djvu/379


il mistero del poeta 375

si parlò mai dell’accaduto, e quando fummo a casa, Violet, cedendo alle nostre preghiere, si pose a letto. Il mattino vegnente, per tempissimo, ebbi queste sue righe:

«Caro,

«Quando ieri a Königswinter sono rimasta sola con te, avrei voluto dirti tutto, ma non ho potuto, lo hai visto; ho solamente potuto stringerti fra le mie braccia, perchè tu sei la mia forza e la mia vita e avevo tanto bisogno di te. Ho pensato un momento di farti parlare da Emma, che sa quasi tutto; ma poi mi son detta che fra me e te non deve interporsi mai nessuno e che avevo a parlare io stessa.

«Tu sai come e perchè io abbia cessato di amarlo; ora egli si è posto in capo, disgraziatamente, di farsi amare ancora e di essere mio marito. Non credevo che l’amore potesse rinascer così; perchè certo vi fu un momento in cui parve ch’egli pure non mi amasse più affatto, quantunque ora lo neghi. Egli conosce Emma, che fu anzi un tempo la sua confidente;