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il mistero del poeta 343

che quello del Reno. Violet mi disse più tardi, sul vaporetto, che quanto avevo veduto io, l’aveva veduto anche lei come pittrice, ma che quella non era poesia, non era il Reno, era un fiume qualsiasi. Il Reno lo avevo veduto più da poeta, parevale, la prima volta, nel mio pensiero eccitato dal Rudesheimer, lo avevo meglio dipinto senza dipingerlo, in un verso solo:

Bevo e mi veggo sorgere dentro al pensier profondo
Il Reno sacro, i clivi, torri, vigneti e fior.

— Questo è il Reno vero — diss’ella.