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330 | il mistero del poeta |
nè fatto ginnastica col bastone Jäger, che non possedevano la menoma idea sul libero esame e non amavano di pattinare sul ghiaccio. Ofelia non aveva seguito suo fratello a Gottinga, e ora si crede che non fosse nemmanco abbonata alla Gartenlaube.
— Lei è perfido! — esclamò la signora.
— Cosa c’è, cosa c’è, cosa c’è? — fece suo marito, che disperando di scoprire Spira, si ritirava lentamente sulla sua chope.
— Senti — gli rispose sua moglie — aiutami. Il nostro amico preferisce la donna nella letteratura inglese e io preferisco la donna nella letteratura tedesca. Cosa pare a te?
— A me pare — rispose con mansuetudine filosofica il signor Steele — a me pare di preferir la donna fuori da ogni letteratura.
Noi si rise e la signora fece una spallata. — E a te, Violet? — diss’ella — Cosa pare a te? Dimentica per un momento la tua patria e dì quel che senti.
— Ho la mia opinione — rispose Violet — e non so fare bei discorsi. Non sono letterata — soggiunse sorridendo — non so che scrivere il mio nome qui.