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258 | il mistero del poeta |
guardando ancora il fratello, come per giustificarsi con gli occhi — poichè lo sa, lo dico. Appunto. Specialmente considerando i precedenti di famiglia. Però, secondo il medico, è possibilissimo che si vada avanti, molto avanti senza guai, se si evita qualunque emozione violenta, sia di dolore, sia di gioia. Ciò che conviene alla signorina è una vita uniforme, tranquilla. Una emozione violenta sarebbe fatale.
Io ascoltavo rabbrividendo. Le cose udite non mi destavano meraviglia. Non avevo mai voluto fermare il pensiero su questo punto, perchè mi faceva spavento. Inconsciamente avevo le stesse apprensioni del medico.
— Ella può esser chiamato — conchiuse Topler seniore — a vegliar sulla salute della signorina. Capirà perchè mio fratello abbia desiderato...
Ringraziai e domandai se avessero altro a dirmi.
I due si guardarono ed il professore disse piano qualche cosa. Il vecchio s’alzò, poco persuaso, mi parve; e uscì dalla stanza brontolando, senza salutarmi.
— Scusi, — disse il professore, — il mio ri-