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XXVII.
All’indomani, molto per tempo, ricevetti il seguente biglietto:
«Fanny Treuberg, nata von Dobra, dolente di non esser stata in casa ier l’altro, aspetta il signor*** oggi, domenica, dopo le undici.»
Suonai il campanello di casa Treuberg al battere delle undici; nessuno al mondo sarebbe stato capace, nel posto mio, d’attendere un altro minuto. M’introdussero nel salotto stesso dell’altra volta e mi dissero di aspettare la signora, che sarebbe venuta subito. Non osai domandare di miss Yves. Vi era ancora il vaso di fiori, ma senza rose, stavolta; v’erano le fotografie. Solo le sedie non erano al posto di quel