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228 il mistero del poeta

mai giungessi a possederla. L’idea che il nostro amore e la sua persona fossero tema di commenti e di scherzi mi riusciva intollerabile.

Trovai le sorelle von Dobra sole con il loro papà. La signorina Luise era un po’ meno brillante del solito; invece sua sorella, di cui prima avevo appena udita la voce, parlava assai e di tanto in tanto mi guardava, come mi parve, curiosamente. Una volta ch’ella discorreva con suo padre, Luise mi disse quasi sottovoce: — Il thè non sarà così buono come credevo. — Un quarto d’ora dopo di me vennero una vecchia dama, un giovane signore e una giovinetta che mi furono presentati da Luise come Haidenröslein, sua madre e suo fratello; con la dichiarazione che quest’ultimo era la unica spina di una così bella rosetta. Dopo ch’ebbero scherzato e riso alquanto, la signorina Haidenröslein domandò: — E miss Yves?

— Non viene — rispose la sorella di Luise. E soggiunse guardandomi:

— Ne siamo tutti così desolati! — Vidi Luise mandarle un’occhiata di rimprovero.

— E il vecchio Topler, almeno? — riprese