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il mistero del poeta 213



XXI.


Due ore dopo mi avviai verso il Rossmarkt, tanto per vedere le sue finestre. Camminavo adagio, evitando il chiaro di luna come se i rari viandanti potessero riconoscermi e leggere ne’ miei pensieri. Nella Residenzstrasse udii voci e passi suonar dietro a me nella strada vuota; credetti poi distinguere il riso argentino della signorina Luise. Forse andava a casa Treuberg. Scivolai nelle ombre del Residenzgarten e sedetti presso la Mariensaüle, ascoltando i passi e le voci che sopraggiungevano. Non riconobbi quella della Luise. La comitiva passò e si allontanò; in breve non udii più che il susurro delle fontane. La luna risplendeva in faccia a me sopra un lungo tetto erto a quattro piani