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il mistero del poeta 173


Toccando il fondo della valle, dove colossali pioppi congiunti da una folta siepe fiancheggiano le chiare acque del fiume, passando lo stretto ponticello che le cavalca, la solitaria cittadetta mi parve meno triste, e pensai che vi si potrebbe nasconder bene, secondo il precetto antico, una vita felice. Mi congedai dal mio compagno sulla porta dell’Aquila Nera, dove mi aspettava il mio bagaglio. Erano circa le due e Topler mi promise che mi avrebbe fatto sapere qualche cosa di miss Yves la sera stessa.