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— Ma che cosa immaginate dunque? — egli disse con voce che mal nascondeva l’irritazione. — Che vi hanno riferito? Che vi hanno insinuato nell’animo?...
— Ah!... Sentite: — ella riprese, giungendo le mani in atto supplichevole — ve lo chiedo per grazia!... Se mi volete veramente bene.... . — Avete bisogno di altre prove? Dopo quel che ho fatto?
— Di altre prove no.... Mi sono espressa male. Per la nostra tranquillità, per disperdere qualunque mal augurio — che volete? Io sono superstiziosa come tutte le donne. Voialtri uomini forse non potete credere che certi sentimenti sieno spesso previsioni, ammonizioni del cuore — per la nostra tranquillità, sentite...!
Esitava, non osava di esprimere con parole più schiette e più semplici il suo vivo desiderio, di imporglielo anzi con la tenerezza che in quel momento le vibrava per tutta la persona e che ella avrebbe voluto almeno indovinata se non scorta da lui. Esitava, aspettando che le accorresse spontaneamente in soccorso e che la prevenisse accordandole, quasi in regalo, quel che ella gli richiedeva con timido gesto di preghiera. Appena però si avvide che il marchese la guardava diffidente e in atto di difesa e di resistenza, si sentì invadere da un impeto di coraggio e di forza e con accento risoluto riprese:
— Sentite: dovreste rendere quel fondo agli eredi,