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Anelli, orecchini, spille, tutti i voti dei fedeli, e la corona d’argento, anche quella del bambino Gesù nella cappella di Sant’Isidoro, e calici e patene nella sacristia.... Erano stati quattro, e vennero scoperti perchè il Rospo si era presa doppia parte, e uno dei compagni cantò. Li avevano condannati alla galera a vita. Allora non si scherzava, trattandosi di cose sacre. Ma nel quarantotto, la rivoluzione mise in libertà tutti i galeotti.... E il gessaio, trovata in casa una figlia di sedici anni, non volle credere che fosse sua, quantunque la moglie giurasse che egli l’avesse lasciata incinta di un mese quando era stato arrestato. Che doveva fare? Ammazzare la moglie pel tradimento e tornarsene in galera? Voscenza si annoia con questa storia.... Già potrebbe raccontarla meglio di me.

— Continuate — rispose il marchese. — L’ho udita accennare una volta, ma non so tutti i particolari.

— Bisognava sentirla raccontare da mio padre.... Il Rospo stava di faccia a casa nostra, dove ora abita don Rosario il farmacista, che vi ha fabbricato su un altro piano, coi balconi, e ha tinto in rosso la facciata. Diceva mio padre che il Rospo era un ometto corto, segaligno, tutto nervi; parlava poco, e dalla galera era tornato con la pelle bianca. Sfido! Era stato all’ombra sedici anni. Chi si aspettava di vederlo tornare? E la moglie e la figlia se