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XXVII.


Non aveva saputo dirle niente, cioè soltanto poche parole stentatamente scherzose che dovevano rassicurarla pel tono con cui le aveva pronunciate e che invece la turbarono di più.

Era rimasto turbatissimo anche lui. Gli pareva che la marchesa, accettando in casa loro quel ragazzo, vi introducesse qualche cosa di più che un malaugurio, un germe di fatalità; e pensava al modo con cui impedire che questo avvenisse, senza che ella potesse sospettare l’opera di lui.

— Ma, infine, tutto ciò non era puerile?

Fece una scrollata di spalle. E per mostrare alla marchesa che egli non era uomo da lasciarsi dominare da un’ubbia, il giorno dopo, sul punto di partire per Margitello, le diceva:

— Dovreste ordinare una piccola livrea per quel ragazzo; calzoni e giacchettina di panno scuro, fi-