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— Se penso — egli continuava — che in questo vino qui hanno sguazzato i piedacci di un pestatore, mi vien nausea di berlo! Ai tempi di Noè non si faceva altrimenti! Un mascalzone grosso e tarchiato va su e giù pel palmento affondando nell’uva ammonticchiata le pelose gambacce fino alla caviglia, reggendosi a un bastone per non scivolare, spiaccicando i chicchi coi piedi mal ripuliti.... E questa incredibile porcheria dovrebbe continuare ancora tra noi!...

— Non mi sgriderete — lo interruppe finalmente la marchesa — se vi dirò che sono contenta anch’io della mia giornata. Ho fatto un’opera di carità.... Ho preso un servitorino....

— Come mai?

— Mi sono lasciata intenerire.... Un bambino di dieci anni.... Povera creatura!... Quell’orfanello.... ricordate? di cui vi parlai tempo fa.... figlio del disgraziato Neli Casaccio.... Ho fatto male?

Ella si era arrestata un istante, meravigliata di vederlo rannuvolare in viso e di vedergli abbassare gli occhi quasi volesse evitare di guardarla o sfuggire di essere osservato; poi aveva ripetuto la domanda:

— Ho fatto male?

— No. Certamente — proseguì il marchese con voce turbata — non potrà riuscirmi piacevole l’avere sempre dinanzi chi mi ricorderà avvenimenti che mi hanno contristato assai....