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supole arrampicate su pei fianchi di essa quasi per accovacciarvisi al riparo del vento?

E si voltò bruscamente verso l’ingegnere, che passeggiava su e giù col sigaro in bocca stirandosi le fedine, in atto di dirgli: — Ma perchè mi avete rimestato nel petto queste ceneri ancora calde? — Come se la tristezza che lo aveva invaso gliel’avesse soffiata addosso colui, come se gli avesse messo lui sotto gli occhi la visione di Zòsima malinconicamente rassegnata e che diceva con voce dolente: — Non c’è fretta. Margitello non vi lascia pensare ad altro!

Ed era vero!