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— Quando non si può vedere nè toccare con mano....
— Vedreste, tocchereste con mano, se aveste l’animo di tentare l’esperimento.
— Ah!... Credete, forse, che scaldandomi la fantasia e mettendomi paura, giungerete a farmi vedere quel che non è? Infine, sarebbe un’allucinazione, niente altro!
— E se Rocco ci rivelasse: “Mi ha ucciso il tal dei tali?„
— È impossibile!
— E ci dèsse le prove?
— È impossibile!
— Dovreste fare da medium. Egli vi era persona affezionata e fedele. Nessuno meglio di voi potrebbe servire ad evocarlo.
— Ma io non mi metto a fare certe sciocchezze!
— I vostri famosi scienziati rispondono appunto così.
— Ed hanno ragione.
— Che ci rimettereste, a coadiuvarmi?
— Siete venuto a posta per questo?
— Sì, marchese. Da qualche tempo in qua, un rimorso mi tortura. Ho lungamente riflettuto intorno al processo e alla condanna di Neli Casaccio. Temo che i giurati non siano incorsi in uno di quegli inevitabili errori giudiziari che fanno scontare a un innocente il delitto di un reo rimasto ignoto.