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XV.


Il cavalier Pergola trovò il marchese che sbraitava ancora:

— Sono padrone io in casa mia! O che? Dovevo chiedere il permesso al canonico Cipolla?... Al prevosto Montoro?... Anche a don Giuseppe il sagrestano?

— Con chi l’avete, cugino?

L’impeto della collera gl’impediva di raccontare con ordine la scena avvenuta poco prima davanti ai muratori che davano l’intonaco alle pareti di quella stanza; giacchè il marchese aveva fatto introdurre colà, senza cerimonie, amichevolmente, il canonico e il prevosto venuti a trovarlo.

— Ma come, signor marchese! E la parrocchia? Il Cristo spettava ad essa... Alla cappella del Crocifisso! Non ci faccia quest’affronto!... Ripari! — Sissignore, pretendevano questo! È forse un buf-