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la guardia forestale e gl'inservienti del municipio stentavano molto a trattenere la ressa! Nessuno aveva vergogna di accorrere là. — Anche il tale! — Anche il tal altro! — Li nominavano con triste maraviglia. Persone che mai si sarebbe sospettato potessero arrivare al punto di dover stendere la mano, e che senza quella misera minestra e quella fetta di pane nero, sarebbero morte forse anch’esse di fame!
La sera, non più rosario del Sagramento per invocare la pioggia. Don Silvio La Ciura aveva visto assottigliarsi a poco a poco la folla che soleva seguirlo. In che modo aggirarsi in processione per le vie e cantare il rosario a stomaco vuoto?
E il sant’omo, che aveva gran fede ed era ingenuo quanto un bambino, dicendo messa, ogni mattina picchiava con le nocche delle dita alla porticina dorata del tabernacolo, e con commovente semplicità, invocava:
— Gesù Salvatore!... Gesù Salvatore!... Ti sei dunque dimenticato di noi?
E, dopo messa, via, di casa in casa, a chiedere l’elemosina per gli affamati, riempiendosi le tasche coi tozzi di pane che gli davano, portandone in un fazzoletto, fin nella falda del mantello; e, due tozzi qua, tre tozzi là, uscio per uscio in quelle sudice catapecchie dove i malati di tifo guarivano per miracolo, senza assistenza di medici, senza medicine.... E avrebbero preferito di morire!