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Nel salir l’ampia porta s’appresenta,
Sopra la qual del Cielo è la Regina,
Ch’in braccio 'l Redentor nostro sostenta:
2140A cui il Cardinal s’humilia, e inchina,
Il divo Protettor lieto il presenta,
E fanne un dono alla bontà divina:
Ond’egli affiso in atto humile, e pio,
2144Fervente adora 'l gran verbo di Dio.
Della mirabil sala l’alta impresa
Par che la porta nel fronte dimostri,
Nel modo, che il venir del Sol palesa
2148La candida Alba ne i cospetti nostri,
Però feci io meco stesso contesa
Se potesse rimar con varij inchiostri
La maesta di quella, il gran decoro,
2152Gli intagli, i marmi, i color fini, e l’oro.
La porta s’apre & ecco il tron di Giove,
Ch’in un tratto confonde gli occhi miei,
Per fermo tenni allhor che non altrove,
2156Ch'ivi habitassen gia gli eterni Dei,
Non bastarieno a dir l'imprese nuove
Mille Anphioni, e risonanti Orphei,
Confusi in me reston nel grato aspetto
2160La luce, la raggione, e l’intelletto.