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Di simil marmo vi son due Leoni,
     Ch’a gustar le chiar’acque stanno affronte,
     Et appoggian le griffe, e fieri ugnoni
     1468All’orlo dell’ameno, e vago fonte.
     Han di scoltura tutte le ragioni,
     Tal che porgan terror col torvo fronte
     A chiunche che quivi a tor dell’acqua viene,
     1472Tanto del vivo la lor forma tiene.

Sopra’l bel fonte va di lungo un fregio,
     Qual penso dalle man di Phidia uscisse,
     Si bene il Volterran nell’arte egregio
     1476Haverlo di sua man fatto mi disse.
     Teste varie di bronzo di gran pregio
     Son con molta arte alla bell’opra fisse,
     Taccione il nome, benche vi sia posto,
     1480Perche veder piu oltre ero disposto.

Sopra colonne di pietra durissima
     Di mille intagli fabbricate, e cinte,
     In volta gira una loggia dignissima,
     1484Con le sue circostanze ben distinte,
     E se non è di gran larghezza amplissima,
     Le belle historie, che quivi son pinte,
     E molto ornate di colori, e d’oro,
     1488Fanno assembrarla ad un celeste choro.