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Occupa del bel fregio il quarto loco
La gran Città, che sopra’l Xanto siede,
Dentro in ogni edifitio acceso’l foco
1372Nell'oscur della notte chiar si vede.
Discernesi’l caval, ch'infesta, e’n gioco
Menato fu da chi l’error non crede.
Uscir si vede Enea fuor d’una porta,
1376Che il vecchio padre in su gli homeri porta.
Appresso è pinto il saggio Salomone,
Ch’alle due meretrici fa giustitia:
Onde soluta al fin la questione
1380Possiede l’una il figlio con letitia.
Nell’altro quadro è’l feroce Sansone,
Ch’al basso pon la Philistea nequitia,
E con tal forza stirpa’l duro sasso,
1384Che di tutti i nimici fa fracasso.
Piu oltre sta la vestal verginella,
Che col cribro pien d’acqua al tempio corre,
Però crederei io che in cielo anch’ella
1388Fra le beate si potesse porre.
Copre una vesta tanto sottil quella,
Che sotto ogni bel membro si discorre.
Non versa’l crìbro l’acqua, onde palesa
1392Non haver fatto alla sua legge offesa.