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Mentre che mi stupivo nel mirare,
     Alzai gli occhi alle supreme mura.
     In tanto un fregio alla mia vista appare,
     1348Ch’azzurro ha’l campo e biancha ha la pittura,
     Dove si vede il fiero battagliare
     Di color, che di fama han sol la cura,
     Che chi ben guarda i militanti gesti,
     1352Forza è che alla bella opra attento resti.

Marco Curio quivi è quel gran Romano,
     Che de Sanniti disprezza i thesori,
     Perche brama piu tosto havere in mano
     1356Color, che sene chiaman possessori.
     Sembra all’aspetto un semplice villano,
     Perche non fa di politia i colori,
     E se ben l'orator l’adora, e prega;
     1360Per conservar la patria non si piega.

Segue Traian, quel magno Imperadore,
     Ch'il pianto ascolta della vedovella,
     E per punir del suo figlio l’errore
     1364Ne priva se, e dallo in cambio a quella.
     Meritamente adunque il gran dottore
     Lo rivocò dalla Tartarea cella,
     Benche si lamentasse a Giove Pluto
     1368D’havergli contrafatto allo statuto.