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Notai dover costui esser mordace,
Però la lingua a rimorderlo sciolsi,
Dicendoli s’a te tal cosa piace,
Non però cosi l'opra biasmar vuolsi. 1300
Troppo mi pari nel mal dire audace,
Però conviemmi riscaldarti i polsi,
Porgi l'orrecchio, e ricognosci’l vero,
Ch’il tuo giuditio in ciò troppo è leggiero. 1304
Credo che sappi, che l'antica Roma
Hebbe nel militare huomini eletti,
Che con le lor virtu posen la soma
A molti regni, e se gli fer suggetti, 1308
Cinta di poi d’allor la magna chioma
Ne i lor triomphi inanzi al carro abietti
Menorno i Re e per fare al popol segno,
C’haveano oppresso, espugnato il lor regno. 1312
Nanzi adunque ch'il figlio di Maria
Prendesse per salvarne carne humana,
Eran gli huomin del mondo in gran follia,
Giove adorando, Venere, e Diana: 1316
Ma poi che partorì la Vergin pia,
Ogni lor forza è diventata vana.
Di che se cerchi haverne un vero essempio,
Fede à Roma ne fa di Pace il tempio. 1320