Pagina:Il Magno Palazzo del Cardinale di Trento (1539).djvu/60

Nel mezo la felice arme è locata,
     Ch’honorata ghirlanda in cerchio serra
     Del rosso diadema incoronata,
     1276Che mostra esser d’un Cardin della terra,
     E da vaghi Angeletti è sostentata,
     Che, chi ben mira come ogn'uno afferra
     I legami di quella, giura, e crede
     1280Che volin vivi nell’eterna sede.

Mentre che rimirando era rapito
     L’animo tutto a contemplar tal cosa;
     Mi parve ivi in disparte haver sentito
     1284Un, che biasmava l'opra gloriosa,
     Mostrossi esser però poco avvertito
     Nel contemplar la pittura famosa,
     Ond’io lieve m’accosto a quel che morde
     1288Mostrando ambe l’orecchie al suo dir sorde.

Con un parlar molto arrogante, e fiero
     Dannava in tutto l'eccelsa pittura,
     Dicendo meglio starebbe un san Piero,
     1292Un Paulo, un Giovanni in queste mura:
     Ma cosi fa chi non drizza’l pensiero
     A dar ad ogni impresa la misura.
     Mostrarebbe a gli entranti un chiaro specchio,
     1296Se fusse pinto un testamento vecchio.