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Cibele madre a ciascun di costoro
Di quest’ordine osserva’l primo loco,
Ornan la testa, tre corone d'oro
1132Di varie gioie adornate non poco:
E come madre del superno choro
Ha seco l’urna dell’ardente foco
Di cui è tanto vivo lo splendore,
1136Che par che renda agli astanti calore.
Seguita Apollo, & ha tutto adornato
Dell'honorate frondi’l bel crin d’oro
Qual ha la Lira in disparte lasciato,
1140E preso altro istrumento piu sonoro,
Tiene un Salterio alla sua destra allato:
Perche non sempre si segue un lavoro,
E par che di Peneo la figlia brami
1144Col canto rivocar da i verdi rami.
Costui di Medicina l’inventore
Scrivon gli antichi nel sacro quaderno.
Costui al tempo vibra i giorni, e l’hore,
1148E distingue la state, dall’inverno.
Dona a i Poeti il Pegaseo liquore
Prima che vadin dall’alvo materno.
Illustra il mondo coll’immortal luce,
1152E della terra ogni frutto produce.