Pagina:Il Magno Palazzo del Cardinale di Trento (1539).djvu/31

Anzi per ver presagio hai da sapere
     Ch’a servir un di loro il ciel t’inclina,
     Dal qual non picciol dote debbi havere,
     Se ben sia tua virtu qui pellegrina. 580
     Sta pur tu fido, e poscia non temere,
     Fuggir non po quel ch’il ciel ti distina.
     Aspetta il tempo, e pesa ogni tuo moto,
     Se conseguire al fin ne brami il voto. 584

Mentre che tutto’l luogo intorno intorno
     Ne dilettava dal monte guardare;
     Ecco ch’un de compagni suona’l corno,
     Dando segnal ch’al pian debbiam tornare, 588
     Perche se n’era quasi andato’l giorno
     Nel nostro dolce, e grato favellare:
     Però lasciando’l fonte, a passo a passo,
     Dal monte in breve giu calammo al basso. 592

Raccolti insieme erano i cacciatori,
     Che per tutto quel monte havean trascorso,
     Dove in su lherba fra piu vaghi fiori,
     Giaceva in terra morto un feroce Orso, 596
     C’haveva il proprio giorno a due Pastori
     Stracciato un Tor con le grife, e col morso.
     Grande tant’era, e grosso oltra misura,
     Che cosi morto mi fece paura. 600