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Madonna (risposi io) questo servitio
Pien di diletto, e di virtu mi pare.
Parmi che sia un nobile esercitio
A chi n’habbia diletto d’imparare. 388
Non manchero di fare il mio uffitio,
Pur ch’io ne possa alcun frutto portare.
Cognosco ch’a tal degna disciplina
Lo stinto naturale, e’l ciel m’inclina. 392
Mostrossi al mio parlar tutta contenta,
E condussemi seco in sala a cena:
Pareva solo a carezzarmi intenta,
Però ligato fui con sua cathena. 396
Ma poiche di cenar la voglia spenta
Fu di ciascun di noi, tutta serena
Mostrandomi la fronte, io riverenza
Gli fo, e per dormir prendo licenza. 400
Ma non si tosto la bianca Aurora
Manifestava il gia presente giorno,
Parendomi che propia fusse lhora
Mi rivestij senza far piu soggiorno. 404
Poscia pel bel giardin me n’andai fuora,
Per far al Tempio il debito ritorno,
Dove al fin sodisfatto al mio concetto
Nell’ampia libraria intrai soletto. 408