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Una ampia piazza nel mezo risiede,
     Ove’l Tempio di Dio s’honora, e cole;
     E per quel che si dice, e che si crede,
     172Di Nettunno gia fu, ne credo fole
     Sien, perche sculto anchor di fuor si vede
     Un marmo, che dimostra, che tal prole
     Fusse ivi culta, per le propinque acque,
     176Onde di Trento il nome eccelso nacque.

Di questo luogo i nobil cittadini
     Nelle scienze eccellenti si fanno:
     Per ch’ingegni sublimi, e pellegrini
     180Allor dal ciel s’influiscano, e danno.
     Son piu castelli alla citta vicini,
     Ove Baroni, e Cavalieri stanno
     Del sacro Imperio, e tutto’l bel paese
     184Risplender fan di magnanime imprese.

Però s’io forestiero era in quel loco,
     Grata mi si mostrò molto la gente.
     Di questo’l cor mi gioiva non poco,
     188Dando quiete all’affannata mente.
     Hor quivi dimorando infesta, e’n gioco,
     Mi ritrovavo fuor del foco ardente
     Della superba Italia, ch’ogn’hor veggio
     192Andar per colpa sua di male in peggio.