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Quando ch’io mi specchiai nell’opra bella,
Che cuopre della sala ogni confino,
Mi riccordai della magna Cappella,
3076Opra di Michelagnol Fiorentino:
E trascorse la mente infino a quella,
Ch’il Chigio fe gia far nel suo giardino
A Raphaello, e comparando’l tutto,
3080M’è parso il tuo si buon come il lor frutto.
Al primo aspetto mi venne Platone,
Ch’alla Philosophia tre parti diede,
E la descrisse con tanta ragione,
3084Ch’infusagli dal Ciel fusse si crede,
Tutto contemplativo’l gran vecchione,
A chi’l rimira un silenzio richiede,
E par con gesti accenni all’intelletto
3088Di voler esplicar qualche bel detto.
A parte era Demostene il facondo,
Che nell’aspetto mi messe terrore:
Di cui non s’è trovato ancho’l secondo,
3092C’habbia quanto egli nell’orar valore.
Piu nanzi è lo splendor di tutto’l mondo,
Che scelse fuor dei naturali il fiore,
Aristotil dico io, c’hoggi si vede
3096Tener fra gli altri l’imperio, e la sede.