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Mentre con gli occhi piu inanzi camino
     Veggio nel mezo al regno di Plutone,
     Per fare in furia andar la misera Ino,
     2644Dal Ciel discesa la magna Giunone.
     Hor mentre miro l’horribil confino,
     Scorgo alla ruota il meschino Isione,
     Sisipho al monte con l’eterno sasso,
     2648Squalido, macilento, afflitto, e lasso.

Tisiphone, Megera, Aletto han nome
     Le tre furie infernali, i tre tormenti,
     Che quivi son con le tremende chiome
     2652D'aspidi velenosi, e di serpenti.
     Immaginar non mi sapevo come
     Star potesse la Dea con l'insolenti
     A parlamento, e mi risolsi allhora,
     2656Ch’al Ciel suggetto sia l'inferno anchora.

Del tenebroso, e spaventevol regno
     Cerber per guardia si vede alla porta,
     E l’arruffato vecchio ha carco il legno
     2660D’ombre diverse ch’oltre al fiume porta,
     E come passa della riva'l segno
     La gran torma dell’alme al mondò morta,
     Di quello ogni memoria ammorza, e cassa,
     2664Tal che mai piu nissun Lethe ripassa.