Pagina:Il Magno Palazzo del Cardinale di Trento (1539).djvu/104


Chi mira i gesti de i protervi Hebrei,
     C'habbi di prospettiva qualche lume,
     Chi ’l superbo guardar de i Farisei
     2332Veri nimici d’ogni buon costume
     Ch’i falsi testimoni, iniqui, e rei,
     Ingiuriar troppo ’l venerando Nume,
     Chi Anna, Caifa, Giuda, e Pilato,
     2336Vede che non gli manca altro, ch’il fiato.

Sopra questi nel mur con gran splendore
     Cinquant’otto Armi sono ogn’una equale,
     Di Conti, e Cavalier, ch'al gran signore
     2340Fer compagnia nel farsi CARDINALE,
     Quando da FERDINANDO ambasciadore
     Mandato fu al suo fratel carnale,
     Che da CLEMENTE per divin misterio
     2344Incoronato fu del magno Imperio.

Fatto il Palco è come quel della Sala,
     Con certi Roson d’or di gran misura,
     Intagli, e fregi assai vi son per gala,
     2348Tutti adornati di tersa pittura,
     Quindi dal mezo una catena cala,
     Che sostien di rilievo una figura,
     Ch’è fin al corpo una dama splendente,
     2352E tutto ’l resto un feroce Serpente.