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Fan due Satir le sponde al Camin degno,
Che per il fuoco dentro al mur s’accoglie,
A tutta l’opra fan questi il sostegno,
2260Ch’è di corazze, un Tropheo, e di spoglie,
Scolpite in marmo con tal arte, e'ngegno,
Ch’infinita presenza in se raccoglie:
Quivi per sostentar le legna ardenti
2264Son di scolpito bronzo i suoi strumenti.
Fuor d’ampia porta in su l’altra facciata
E' fabbricata una nobil loggetta,
Donde vien la Città signoreggiata,
2268Che dentro al bel contorno sta ristretta.
Quindi un bel contentarsi d'una occhiata
Si po cavar, perche molto diletta
Veder dall’alto d’una tal Cittade
2272I giardin, gli edifici, e le contrade.
Porge alle luci un piacer, un diletto
Il fiume, ch’indi veloce trapassa.
Il mirar questa vigna, e quel boschetto
2276Fan, ch’ogni fantasia si fugge e cassa,
Ridene 'l cuor, godene l’intelletto,
Che per gli occhi il piacer dentro a lor passa,
Quai come han contemplato ogni confino,
2280Han sempre da vagar nel bel giardino.