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la figlia del principe stesso. Ma Khusrev che ha notizia di ciò, scrive in proposito al Principe di Cina, manda nascostamente Kharrâd Berzîn che fa uccidere Behrâm da un sicario di nome Kalûn, indi ritorna nell’Iran presso di Khusrev. L’Imperatore, non potendo far altro, distrugge la casa di Kalûn e ne disperde la famiglia. Fatto ciò, egli scrive alla sorella dell’ucciso Behrâm, a Gordieh cioè, chiedendola in isposa. Ma Gordieh non gli dà ascolto e fugge. Il Principe le manda dietro Teburg, e Gordieh l’uccide.

Khusrev intanto, per vendicar la morte del padre suo, fa uccidere Bendûy, benchè suo zio e a lui sì devoto e fedele. Gustehem, l’altro zio di Khusrev e colpevole egli pure della morte di Hormuzd, fugge presso Gordieh e la sposa, ma costei, vinta dalle promesse del re, fa uccidere il suo novello sposo, e, chiamata dal re in corte, è sposata da lui.

Nasce intanto da Maria, prima sposa di Khusrev e figlia dell’Imperatore, un bambino sotto cattiva stella, di nome Shîrûy. L’Imperatore ne riceve lieto la notizia e ridomanda a Khusrev il legno della croce di Cristo che i Persiani avevano involato. Ma Khusrev gli risponde, non solo negando di mandar quel legno, ma anche meravigliandosi del culto della croce.

Khusrev intanto, andando alla caccia, trova nelle selve la bella Shîrîna che fu già amante di lui nella sua gioventù. Egli la riconosce festoso e le dà onorevole luogo nel suo gineceo; e perchè i principi suoi hanno alcun che a ridire su ciò, egli ne fa tacere ben tosto i sospetti e le parole maligne. Shîrîna intanto cresce di potere sull’animo del re; ella uccide l’infelice Maria e fa porre in catene il figlio stesso di lei, Shîrûy.

Firdusi, I. 6