Pagina:Il Libro dei Re, Vincenzo Bona, 1886, I.djvu/60


— 43 —

quale morirono più di settanta figli e nipoti di Gûderz. Khusrev, allora, richiama Tûs dal comando, lo accoglie con ira e con rabbuffi e lo pone in carcere carico di ceppi e dà il comando a Ferîburz.

Ma anche con Ferîburz la guerra procede molto infelicemente per gl’Irani; in una battaglia con Pîrân essi hanno la peggio e per colmo di sventura, il prode Behràm, recatosi la notte nel campo della battaglia a cercarvi una sua sferza, è ucciso a tradimento da Tezhâv. Ghêv, sopraggiunto, punisce di morte il traditore, e Ferîburz avvilito e scorato ritorna nell’Iran con l’esercito.

Allora, per intercessione di Rustem, Tûs è liberato da Khusrev e mandato con nuovo esercito contro i Turani. Seguono alcune battaglie nelle quali splende soltanto qualche atto di valore; ma, alla fine, vinti anche da un orribile inverno che i Turani avevano suscitato per forza di magia, gl’Irani hanno la peggio ancora e si ritirano sul monte Hamàven laddove Pîrân li stringe di assedio. Gli assediati tentano invano un assalto notturno; e già la fame si fa sentire terribilmente fra loro. Khusrev non trova altro espediente che di mandare in loro aiuto Rustem e Ferîburz, e Rustem vi si accinge volentieri, ma, per confermar vieppiù l’animo di Ferîburz, prima di partire fa in modo che egli sposi Ferenghîs, la vedova infelice di Siyâvish, da lui amata. Intanto, l’ombra di Siyâvish, apparsa in sogno a Tûs, gli dà l’annunzio di un vicino trionfo.

Afrâsyâb frattanto ha mandato il principe di Cina in aiuto di Pîrân, e gl’Irani si consigliano sul da farsi, quando una vedetta loro annunzia