Contese e liti, e questi era innocente
E d’onesto desìo; ma quelli intanto,
Con alma avversa, fean dimandi a lui. 1365Due cor son pieni d’odio, un solo al suo
Loco tranquillo sta. Così ciascuno
De’ tre fratelli entrò sua tenda, e fuori
L’esercito in Eràg’ tenne soltanto
Fermi gli sguardi, ch’egli sol fra tutti 1370Di regal seggio e di regal corona
Degno apparìa. Per l’amor suo già grande
Palpitava ogni cor; pieno ogni core
Dell’amor suo, di suo giocondo aspetto
Pieno ogni sguardo inebbrïato. Allora 1375Gli eroi sbandati si adunar; fùr molti
Drappelli insiem, là ’ve sommesso il nome
D’Eràg’ si pronunciava. Ecco, dicea
Questi al vicino suo, degno è di tutta
La regia potestà questo garzone. 1380Di regnante a lui sol l’inclito serto!
Ma dall’un canto ad osservar si stava Salm le sue genti. Si turbò a tal vista
Il tempestoso cor, sì ch’ei tornava
Alla sua tenda con un fiero in petto 1385Desìo di sangue, con la morte in seno,
Con fronte corrugata. E in pria la tenda
Liberò da la folla, ed egli solo
Con Tur e un fido consiglier sedette
A ragionar. D’ogni soggetto quivi 1390Sermon si tenne, delle due vicine
Regïoni e di quello di regnante
Fulgido serto e del poter sovrano.
Nel mezzo allora sollevò sua voce
Salm sovra gli altri, a Tur si volse e disse: 1395 E perchè adunque, il dite voi, l’esercito
Tutto si aduna in su la via? Nel tempo
Del ritornar, che non volgeste il guardo