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IL RE FREDUN


I. Principio del regno di Frêdûn.

(Ed. Calc. p. 47-49).


     Re Fredùn, quando il mondo in poter suo
Ebbesi e vide ch’egli solo in terra
Era prence e sovrano, in un con quella
Sua casa imperïal l’imperïale
5Corona si apprestò, di sua grandezza
Il trono eccelso, qual d’ogni regnante
È costume quaggiù. Nel fortunato
Giorno a principio del giocondo mese
Che Mihr si appella, ei si ponea sul capo
10La corona real. Tutta la terra
Giacea secura da improvviso affanno,
E la via dell’Eterno ogni vivente
Giubilando prendea, sì ch’era scevro
Di tumulti ogni cor. Festa novella
15Celebravasi allor, degna d’un prence,
Chè sedean que’ gagliardi in ampio giro
Godendo e letiziando, e una lucente
Coppa reggea ciascun nella sua mano
Di fulgido rubin. Splendea ne’ colmi
20Nappi il vin generoso, e del novello
Prence il volto splendea, chè bella e gaia
E di giustizia era la terra adorna,
E il fausto mese era al principio suo.
Quindi il nobil signor fe’ una gran vampa