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Acquistar chi potrìa grazia e favore
In questa vita? Illusïon fallace
205È questa vita, e il male e il ben ch’è in essa,
Non dura appo ad alcun. Resse quel grande
Il mondo ingannator, calcò la via
Che di cose leggiadre al frutto adduce,
Ma gioia o gaudio ei non raccolse in terra.

II. Il re Hôsheng.

(Ed. Calc. p. 14-16).


     210Principe Hoshèng, in sua giustizia e senno,
Dell’antico avo suo si pose in loco
Il regal serto in fronte. Il ciel si volse
Per quarant’anni sovra lui, che ricco
Era di senno e di saggezza, pieno
215Di giustizia nel cor. Quand’ei si assise
Di sua grandezza al loco eccelso, in questa
Guisa parlò sul trono imperïale:
     Son io signor de’ sette climi, ovunque
Vittorïoso e libero e disciolto
220Nel mio comando. Ma di Dio vincente
Obbedendo al precetto, ecco! son io
A far grazia e giustizia e accinto e pronto!
     Indi la terra ei fece amena e tutto
Il mondo empì di sua giustizia. E in pria
225Fulgido un mineral vennegli a mano;
Ei con molto saper dal duro sasso
Il ferro liberò. Materia all’opra
Il lucido metal si fece allora,
Qual da le selci sprigionato avea
230Dure e sonanti; e poi che ne conobbe
E il modo e l’uso, incominciò del fabbro
L’arte sovrana, e scuri ed affilate
Bipenni ne formò, stridenti seghe,

Firdusi, I. 9