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Alì fedel, gli altri Compagni e tutta
325Del Profeta di Dio l’ampia famiglia.
Il saggio allor, che il tempestoso mare
Scorge dal loco suo lontano e spiaggia
Non vede intorno e di quell’acque invano
Fondo ricerca, ben s’accorge e vede
330Che l’onde sue leverà il mar, che niuno
Uscirà da’ suoi gorghi. Il saggio in core
Tutto ripensa e dice: Oh! se sommerso
Col Profeta di Dio, col suo Compagno,
Andrò nell’acque del profondo mare,
335Due fidi amici avrò in quell’ora almeno!
Certo è che aita e valido sostegno
Mi fia colui che ha trono e regal serto
E vessillo in sua man. L’acque de’ fiumi
A lui son care, e il generoso vino
340Ei concesse a goder con l’aureo miele,
Egli è fontana limpida e perenne
Di dolcissimo latte, e umor di fonti.
     Or, se alla vita de’ beati spirti
Gli occhi tuoi son rivolti, un loco eletto
345Prendi e t’acquista del Profeta accanto,
Accanto al suo Compagno. E se da questo
Consiglio mio ti verrà danno, tutta
Cada su me la colpa. Io bene affermo
Esser cotesta la segnata via,
350Questa, mia legge. Che se il cor protervo
Ratto inclina al peccar, soltanto il core
È in questa terra il tuo nemico. Al santo
Compagno del Profeta alcun nemico
Non havvi al mondo, e se pur v’ha, costui
355L’antico padre suo mai non conobbe.
Laggiù, nel fuoco eterno, Iddio l’abbruci!
     Ma tu non estimar cosa leggiera
Questa vita mortal. Non dilungarti
Da chi segnava in terra orme preclare,