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bergo, che fu costrutto apposta per istallarlovi. Non vi erano alberghi in città, quando il più gramo straniero affittava una casa. Tipo dei caravanserragli moderni è la Minerva. Si ha stanza e letto per tre franchi; si mangia in un refettorio, serrato fra’ gomiti di due vicini. È mestieri aver seduto una fiata a tal desco per estimare al suo giusto valore la plebe viaggiatrice che allaga Roma alla imminenza della Pasqua.
— Io (dice un tale) ho stamane fato due musei, tre gallerie, quattro monumenti.
— Ed io (l’altro) mi son limitato alle chiese: ne ho gettate già diciassette prima dello sciacquadenti.
— Domin! che vi comportate con gagliardia!
— Gli è che io vo’ consecrare un giorno pei dintorni.
— I dintorni? Brucereili. Se un giorno mi resta, farò incetta di corone.
— Avete voi obliato la villa Borghese?
— Mainò: ella è città, benchè fuori la cinta.
— Quanto vi han tolto?
— Ho dato dieci baiocchi al custode del Museo.
— Io venti. Affe che mi han rubato.
— Ladri! Oh! chi non è ladró costi!
— Non monta: Roma vi compensa.
Ombre dei viaggiatori del tempo antico, nobili e delicate ombre, che vi par egli di tali parlari? Certo pensate che i vostri valletti meglio conoscevano Roma, e più acconciamente ne parlavano.