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sgannò. «Signore, disse, quei miseri che vedete abitano di là dell’Appennino, poichè vanno ancora in pellegrinaggio. Or fan cinquant’anni che noi abbiamo smesso; ma noi lavoriamo.»
CAPITOLO VI
La classe mediana.
La classe mediana è in ogni luogo e in ogni tempo il fondamento dello Stato. Sta in essa non solo ricchezza ed indipendenza, ma capacità e moralità del popolo. La borghesia volge i passi liberamente inverso un avvenire fortunato e cospicuo fra l’aristocrazia, che fuma di orgoglio nel non far nulla, e la plebe, che s’arrovella per non perire affamata. Il nobile or ha temenza, ora dispetto del progresso; il popolo va, per manco d’intendimento, spesso restio, come bestia quand’ombra; solo la classe media vi tende per irresistibile istinto, anche a rischio degl’interessi suoi più cari. Una cima d’uomo di Stato, che vuolsi giudicare dietro le sue dottrine e non dopo gli eventi, il signor Guizot, ne ha posto sott'occhi l’impero romano andato a sfascio per non avere avuta borghesia, volgente il secolo quinto dell’era nostra. E non veggiam noi con quale vigoria di progresso Francia grandeggi di giorno in giorno dalla rinvollura borghese del 1789 al presente?
Alla borghesia pertanto il privilegio degli utili rivolgimenti; ad essa l’onore di repri-