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«La popolazione del felice nostro paese, fra il 1816 e 1853, nel lasso di 37 anni é in aumento del terzo. Or cui debbesi cotesto avventuroso risultamento se non se all’amministrazione senza pecche del Padre-santo e alle predicazioni di trentottomila trecenventi preti e frati, i quali guardano l’adolescenza dagl’influssi deleterii delle passioni? 1

«Sapete voi dirmi perchè mai gl’Inglesi sieno cosi irrequieti nei luoghi di loro dimora, di qualità che eglino cangiario domicilio e contea, come altri camicie? Senza fallo, perchè insalubre è la loro patria e amministrata a traverso. Nell’Eldorado affidato alla nostra sollecitudine contansi soli censettantotto mila novecentoquarantatré, i quali sloggino d’una provincia per prendere stanza in altra; prova palmare che il benessere sta di casa da noi.»

Nè non dirò che l’eloquenza delle cifre arrecate non abbia buon peso. Ma è naturale che in un paese dovizioso, posto nelle mani di popolo agricola, sieno 75 abitanti per ogni chilometro quadrato, sotto qualvuoi reggimento: piuttosto è a stupire che non ne abbia di vantaggio. E per fermo ne avrà maggior numero, tosto che sia retto con ordini migliori.

La popolazione dello Stato è aumentata di un terzo in 37 anni; cel sappiamo e sappiamo

  1. (1)Prefaz. della Stitist. offic. del 1853, p. LXIV