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sori, e le province del Mediterraneo reclamerebbero a loro volta, l’indipendenza.
A peggio andare; il Papa conserverebbe la città di Roma, suoi palagi, chiese, cardinali, prelati, preti, frati, principi e servitori. Europa provvederebbe alla piccola colonia.
Roma, circondata dalla riverenza dell’Universo, come da una muraglia della Cina, sarebbe, a cosi dire, un corpo estraneo nel bel mezzo alla libera e vivente Italia. Il paese non ne soffrirebbe nè più né meno del veterano, nel cui corpo il chirurgo ha obbliato una palla.
Ma Papa e Cardinali si rassegneranno di cheto a essere solo ministri della religione? E rinuncieranno con calma alla potenza loro politica? Smetteranno la vecchia abitudine d’immischiarsi di nostre bisogne, di porre in armi i Principi l’un contro l’altro, e di far insorgere i cittadini contro i loro monarchi?
I Principi però denno usare diritto di legittima difesa. Rileggeranno la storia, si chiariranno che i governi forti sono quelli che han saputo tenere in freno i ministri della religione; che il Senato di Roma non accordava ai preti cartaginesi il privilegio di predicare in Italia; che la Regina d’Inghilterra e l’Imperator delle Russie sono capi della religione anglicana e russa, e che la metropoli sovrana della Chiesa di Francia avria ad essere giustamente Parigi.
FINE.