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signor di Rothschild, ora di straforo con emissione di consolidati.

Il Governo papale contratto nel 1857 l’undicesimo prestito col signor di Rothschild; ed è una chiappola di 17,106,565 lire; ed ha emesso meglio di 33 milioni di consolidati, tra il 1851 e 1858, senza farne parola a chicchessia.

Il capitale che deve, e che i sudditi suoi hanno, di buona o mala voglia, a pagare, ragguagliasi al presente a 359,403,756 lire. Somma questa che se partiscasi pel numero degli abitanti, vi accorgerete che i bimbi che nascono nello Stato Pontificio sono debitori di 113 lire, di che daranno per tutta lor vita gl’interessi, comecchè non abbia cotesta somma recato profitto ad essi, nè ai loro antenati.

I 359 milioni e mezzo non sono andati perduti per tutti. I nipoti del Papa ne hanno incassato parte: gl’interessi generali della fede ortodossa ne hanno divorato buon terzo. È stato addimostrato che le guerre di religione non han costato al Papa meno di cento milioni. Le chiese, di cui Roma va si fastosa, non sono state pagate interamente dai tributi dell’universo cattolico; ed i residui da pagare sono a carico del popolo romano. I Papi sono andati liberali verso quei miserabili stabilimenti religiosi che non posseggonmeno di 500 milioni al sole! Queste spese, riunite in massa sotto titolo di allocazioni per il culto, fanno la lieve giunta al debito nazionale di 22 milioni. L’occupazione stranie-