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abitanti faranno a gara per coltivarla, che, affè di Dio, non v’è suolo al mondo più fertile nè più ricco.»

Un secondo soggiunge: «Siete fuori di correggiata, e scambiato l’effetto con la causa e questa con quello. Il paese è malsano perchè incolto: gli strati vegetali accumulati gli uni sugli altri da secoli fermentano ai cocenti raggi solari. I venti ne sfiorano buona parte di miasmi sottili, impercettibili all’odorato, e nullameno nicidiali. Se tutte coteste piante fossero coltivate due o tre volte, se facessesi penetrare l’aere e la luce sino alla crosta del suolo, la febbre che cova sotto le erbe accumulate evaporerebbesi senza mai più ritornare. Adoperate coltri od estirpatori, e primo frutto che raccorrete sarà la sanità.»

Un terzo dice ai precedenti: « Bene vi apponete entrambi: il paese è malsano perchè incolto: ed incolto perchè malsano: gli è un cerchio vizioso di cui non uscirem si di leggieri. Gli è per cotesto che meglio mette lasciare i Santi in Chiesa, e quando delle febbri sarà venuta la triste stagione noi ce n’andrem lontan lontano, a godere del rezzo sotto i grandi alberi di Frascati.»

Se l’ultimo oratore non fosse prelato, affèche ne sarei maravigliato. Ma badate, monsignore! Frascati cotanto in rinomo, già tempo, pel cielo suo purissimo e salubre, ora non merita la fama di che gode; e fate ragione, che il medesimo può dirsi di Tivoli. į più sani quartieri di Roma, tali che il Pin-